Pecorino Umbro Stagionato in Fossa
Esaurito
Questo formaggio nasce da un’antica tradizione, da quando in tempo di guerra, i beni più preziosi venivano nascosti in grotte o fosse scavate nel terreno. Cessato il pericolo, il formaggio veniva tirato fuori ed essendo di gran lunga più profumato e meglio conservato di quello rimasto fuori, si pensò bene di ripetere la stessa conservazione. Nacque così questo inconfondibile pecorino.
Il nostro pecorino viene sistemato in sacchi di cotone per farlo deformare o in casse per mantenere la forma iniziale e di conseguenza infossato, nelle fosse adiacenti il nostro laboratorio. Una nostra particolarità, è quella di infossare più volte durante l’anno, poiché “non è la fossa a fare il formaggio, bensì è il formaggio che crea il suo ambiente” facendo fermentare la fossa molto prima dei tanto decantati 100 giorni.
PECORINO UMBRO STAGIONATO IN FOSSA
Il caseificio si trova all'interno del Parco del Monte Cucco, in un territorio incontaminato e ricco di ambienti suggestivi ed affascinanti, dove spesso la storia dell’uomo si interseca con quella del paesaggio naturale. Con una lavorazione prettamente artigianale, i prodotti si distinguono per l’eccellente qualità e genuinità delle materie prime, portando sulla tavola gli antichi sapori, delicati e naturali. Il caseificio è attivo dal 1984 e si è da subito distinto per la produzione propria di formaggi ad altissima qualità, secondo le antiche tradizioni dei popoli umbri ed etruschi che vedeva il l formaggio sistemato in grotte o fosse al riparo dal sole e dagli insetti e tirato fuori dopo il primo temporale di settembre. Ancora oggi si conservano i tradizionalissimi metodi di produzione dei formaggi: dopo la cagliatura del latte, il formaggio viene salato a secco e poi sistemato nelle famose fosse ad una temperatura di circa 10 – 15 gradi, così da permettere lo sviluppo di tutti gli aromi e di tutti i sapori più autentici.
Un prodotto unico...la storia del nostro pecorino: questo caseificio ha dimostrato il fatto che non è la fossa a fare il formaggio, ma seguendo la loro tecnica, che solo Umbri ed Etruschi conoscono a perfezione, è il formaggio a fare la fossa, sviluppandovi dentro i milioni di batteri che abbiamo inserito fin dalla nascita di questo prelibato pecorino. Difatti questo pecorino stagionato in fossa messo nei sacchi di lino o di cotone, per farlo deformare, o in casse, per mantenere la forma iniziale, riesce a fermentare molto prima dei fatidici cento giorni delle loro fosse. Di fatto loro infossiamo più volte all'anno nella stessa fossa perché è il formaggio che fa fermentare la fossa. I consorzi di tutela o altre associazioni che proteggono una tradizione non loro non potranno mai fare un formaggio come questo, non è nella loro cultura. Tutto questo è dimostrabile dalla grande richiesta sul mercato di questo formaggio che ora, rispetto a quindici anni fa, è notevolmente aumentata. Ciò si deve alla svolta che hanno dato sia nel gusto e nel profumo che nella tecnica usata per fare questo particolare pecorino. Il risultato è totalmente diverso da qualsiasi altro pecorino di produzione standard, e sarà poi il consumatore a decidere quale sarà il migliore per il proprio palato.
ABBINAMENTI
Il Montefalco Rosso di Adanti è di un colore rosso rubino intenso, al naso esprime le caratteristiche del terroir della zona di Montefalco. E’ un mix di toni balsamici e note fruttate, che spaziano dalle ciliegie al ribes, passando per mora e prugna. Palato fresco dal tannino equilibrato.
Si consigliano abbinamenti con piatti particolarmente saporiti e formaggi stagionati.